giovedì 29 novembre 2018

Lettera del nipote

Avevi ragione nella tua timidezza davanti a "cammera". 
Cercavi di mostrare solo il tuo lato migliore.
Il tuo 3/4 sinistro.
Lo stesso che sicuramente lo fece innamorare di te quel "gran bell'uomo", sedicenne, di mio nonno.
Eri di Fiumefreddo, piantavate le patate.
Lui raccontava la sua versione, tu la tua, mai congruenti.
Solo una era la "congruenza" nelle vostre versioni.
Il primo sguardo.
...
Ti invidio. Vi invidio.
...
Perché fu ceppo di molti altri "primi sguardi".
E v'amo, e v'odio.
Perché, ignorante del tempo, non ho potuto chiedervi nient'altro che l'ovvio.
E non potrò fare altro che tenere cari i vostri ultimi lucidi consigli.

I tuoi, Giuseppinuzza Cavallera.



Sta Tranquilla, ho mangiato!

E, andrò piano, si, e tornerò presto a casa...amore mio

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